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Grazie ad Andrea Antoni abbiamo già approfondito l’importanza degli spazi bianchi quando si stampa un documento. In particolar modo ci siamo concentrati sull’impaginazione, sullo spazio bianco inteso come elemento capace di dare attenzione ai contenuti.
A volte pensiamo che una pagina ricca di contenuti corrisponda a una pagina affollata di inchiostro. Ma sai cosa significa per il lettore uno spazio bianco? Aria, respiro, recupero delle energie spese durante la lettura.
Proprio così. Leggere vuol dire impegnare risorse cognitive. Quando leggi chiedi al tuo cervello una concentrazione direttamente proporzionale alla difficoltà del testo che stai affrontando.
È indispensabile rendere la lettura più semplice possibile anche con un sapiente uso degli spazi bianchi. Questo vale quando scrivi un articolo per il tuo blog, ma anche quando devi stampare un libro o una locandina. Stampare bene vuol dire stampare nei punti giusti: ecco gli spazi bianchi che fanno la differenza.
Tra lettere e parole
Partiamo dagli spazi che dividono le lettere e le parole in una riga. La lettura si svolge lungo questa linea orizzontale riempita da consonanti e vocali: aumentare o diminuire lo spazio senza criterio sarà il punto di partenza per affaticare il lettore.
Lo spazio nei blocchi di testo è un elemento decisivo. Cito Mashable:
The spacing between characters, words, lines and paragraphs is important. How type is set on your webpages can drastically affect the legibility (and thus, reading speeds) of readers.
Io ti consiglio di dare la giusta pausa tra parole e lettere ma anche di usare un carattere di buone dimensioni, sans serif per migliorare la leggibilità, e allineamento a sinistra: il centrato ricorda il testo di un menu e il giustificato crea degli spazi disomogenei tra le parole.
Tra le righe
L’interlinea è necessaria per permettere alle righe di non sovrapporsi. Gestire questo spazio bianco vuol dire migliorare la leggibilità, permettere all’occhio di muoversi senza fatica (l’esempio di Smashing Magazine è chiaro).
Vale lo stesso discorso per lo spazio tra le parole. Non devi esagerare con il bianco altrimenti crei una distanza innaturale tra le righe. Particolare attenzione meritano le liste puntate: cura la distanza dei punti, fa’ in modo che gli elementi siano ordinati e ben leggibili.
Tra i paragrafi
Il testo deve evitare l’effetto muro di parole, non deve presentarsi come un unico blocco. Questo è un aspetto chiave per la leggibilità: rischia di compromettere il tuo lavoro. Le persone temono il muro di parole, e questo vale online ma anche offline.
Devi dare ritmo al testo. Anzi, devi dare respiro. Dividere il testo in paragrafi, possibilmente introdotti da titoli come suggerisca Mashable, vuol dire far respirare il lettore e introdurre un nuovo argomento.
Tra le immagini
Anche le immagini hanno bisogno di spazio bianco per esprimersi. Come appare una foto soffocata dal testo? Brutta, disordinata, inutile, senza senso. Lasciala respirare con una cornice bianca e otterrai un effetto completamente diverso.
Questo punto è importante soprattutto quando lavori online, quando devi inserire dei pulsanti call to action: in questi casi lo spazio bianco può essere decisivo per dare risalto al bottone e influenzare le conversioni. Ovviamente senza esagerare e, soprattutto, mettendo in relazione gli elementi della pagina.
Ok… questo dettaglio non si lega con il mondo della stampa ma fa sempre comodo sapere qualcosa in più riguardo alle conversioni, giusto?
Fonte immagine: Gratisography
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