Gli argomenti dell'articolo
In questo post non parleremo di come debba essere un logo dal punto di vista progettuale bensì di come devono essere i file in vostro possesso e che cosa dovete spedire al grafico o alla tipografia di turno che deve stampare un lavoro per voi.
Tipi di File
Se il vostro logo è stato realizzato da un’agenzia, o da un grafico, vi verranno studiate tutte le sue declinazioni possibili ed immaginabili e vi verrà fornito il lavoro finale salvato nelle estensioni più usuali, spesso con un manuale di istruzioni di accompagnamento.
Solitamente non vengono forniti i file sorgenti, però il logo formato vettoriale, raster, a colori (versione CMYK e/o con eventuali colori pantone), bianco e nero, scala di grigio dovrebbero necessariamente venire in vostro possesso.
Ordine
Come in molti altri ambiti della vita, anche nella grafica ci vuole ordine: perdere tempo adesso per organizzare i file significa risparmiarne in futuro quando dovrete cercarli.
Cartelle
Create una cartella chiamata banalmente “logo” dentro la quale ne creerete delle altre che si chiameranno PDF e JPEG. Questo servirà per differenziare subito tra la versione vettoriale e quella raster del vostro elaborato. Suddividete poi la cartella jpeg in due sottocartelle (LOW-res e HIGH-res) dove verranno messe le versioni in alta e bassa risoluzione.
Per sicurezza, oltre che nel vostro hard disk, tenete una copia di backup del vostro in altri spazi (cloud, dvd, dischi esterni…) in modo da non rischiare mai di perderlo.
Nomi
Non fate l’errore di chiamare i vostri file come “logo1″, “logo2“, “logo3“, bensì createvi un vostro, ma comprensibile, standard che potrebbe essere:
Logo_Colori_Low (logo a colori in bassa risoluzione) che andrebbe a differenziarsi nettamente da un Logo_Colori_High (logo a colori in alta risoluzione) o da un Logo_BN_Low (logo in bianco e nero in bassa risoluzione).
Problemi
Se il vostro logo è stato realizzato in modo amatoriale, poco professionale, o comunque il file nativo si è perso negli anni e a voi resta solo un jpeg dal peso di pochi kb, diciamo che potete prevedere fin da subito dei problemi.
La soluzione migliore è chiedere a un grafico di farvi il ricalco in vettoriale del logo in vostro possesso, oppure (ancora meglio) potreste ingaggiarlo per un restyling visto che (essendo passati molti anni) potrebbe comunque averne bisogno.
Cosa inviare
Inviate sempre -a chi ve lo chiede- il file vettoriale, perché se non avete pratica nell’utilizzo di programmi di grafica e creazione di file raster, spedendo quello sarete sicuri di averne una stampa perfetta sia in piccole che in grandi dimensioni.
Ricordate: rinominare un file jpeg in pdf non lo tramuta come per magia in vettoriale. Questa frase può far sorridere, ma vi assicuro che più e più volte ho ricevuto file del genere e, se leggendolo in un post può risultare divertente, trovarselo davanti all’ultimo momento, pochi minuti prima di dover mandare in stampa un elaborato, non provocherà molti sorrisi.
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