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In un mondo sempre più interconnesso e “condiviso” la stampa digitale può ispirarsi ai modelli più disparati: moda compresa.
Stampa Digitale: il mondo visto attraverso Photoshop
Interconnessione e condivisione, dicevamo: che si tratti di marketing cartaceo o di medicina, di architettura, moda appunto, o design, la progettazione degli oggetti e della comunicazione che esperiamo ogni giorno passa ormai (quasi) completamente attraverso un processo che vive in gran parte nel mondo digitale, per poi tornare nel mondo fisico come prodotto o servizio.
È, se vogliamo, la definitiva affermazione della cultura pop, a cui avevamo accennato in post precedenti: elementi di cosiddetta “cultura alta” e bassa, elementi diversi dal punto di vista storico (epoche diverse), etnologico (popoli diversi) si mescolano con elementi della vita di tutti i giorni dando risultati nuovi.
Perché il design, e la stampa digitale, ne rappresentano il passo successivo?
Perché “tutto passa da Photoshop”: nel senso che la progettazione grafica è in digitale sia che si tratti di piastrelle, tessuto o comunicazione grafica, e questo rende ancora più facile l’ibridazione tra mondi differenti. Per esempio, appunto, tra comunicazione grafica e moda.
Tra moda e stampa digitale: le ispirazioni 2015
È questa la stagione delle fiere e delle sfilate che annunciano i trend per la primavera – estate 2015.
Trend che possono essere fonte di ispirazione. Alcuni esempi?
Colore: khaki. Il ritorno di un classico su cui si era perso interesse. Come e dove usarlo nella stampa digitale? Per tutto ciò che rimanda all’esotico, da una brochure di viaggi ai cosmetici “terra”, agli sfondi per un fotolibro delle vacanze in Africa…
Pattern: patchwork. La soluzione “falso povera” per eccellenza approda nelle collezioni Gucci e Burberry. Come e dove usarlo nella stampa digitale? Per creare un effetto country nel layout, ma anche, per esempio, per dare maggiore spessore alla struttura di una fotocomposizione.
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