Si è chiusa sabato scorso l’edizione 2013 di Grafitalia. Purtroppo, come molti temevano, è stata un’edizione in tono minore.
La grande assente di questa edizione è stata la stampa offset. Nessuna delle case produttrici si è presentata all’appuntamento fieristico, accentuando così una crisi del settore, che sembra non voler finire. Quindi a farla da padrona è stata la stampa digitale: pochissime le novità, ma diverse interessanti applicazioni e molte conferme di alcuni leader del settore.
AGFA, con i plotter flatbed di grande formato Anapurna e le nuove macchine da stampa digitale a foglio MGI, di cui è distributore, è stato uno degli stand più ampi e ricchi di spunti, per chi vuole investire in nuovi settori. Tra le particolarità la MGI JETvarnish 3D, macchina digitale in grado di creare vernici serigrafiche a spessore riservate, su fogli stampati sia in stampa digitale che offset, fino ad un formato 52×74 cm.
Nella stampa large format erano presenti anche Bompan con i plotter Mimaki, e Roland con i plotter da stampa e taglio, mentre altre case produttrici hanno preferito mostrare le proprie attrezzature all’interno di stand di partner strategici.
Nella stampa di piccolo formato importante la presenza di Ricoh, e il caso di Canon e Ocè. Quest’ultima ha presentato, in collaborazione con la Petratto, storica azienda torinese nel settore della legatoria, un sistema per la produzione di libri cuciti filo refe. La linea è composta da una stampante Ocè della serie Vario print Ultra, in linea con un sistema di piega, raccolta e cucitura ideato dalla Petratto per la produzione di libri in bianco e nero su larga scala. Il connubio della stampa digitale, con una linea di produzione di brossura professionale, permette la produzione di volumi in piccole e medie tirature con rapidi cambi formato, mantenendo però costi competitivi. Importante anche la presenza di Neopost, con le soluzioni di finitura Duplo per la stampa offset e digitale, leader nel settore del finishing di bassa e media tiratura.
Novità da Hp e le Assenze di spicco.
Sicuramente la presenza più importante è stata quella di HP, che ha presentato in anteprima nazionale la nuova ammiraglia delle macchine da stampa digitali della famiglia Indigo: la 10000. Forte di una tecnologia sviluppata e collaudata sulle macchine di piccolo formato della serie 5000 e 7000, HP Indigo 10000 vanta un formato stampa di 750×530 mm, e una produttività fino a 3.450 fogli all’ora, nella modalità di produzione standard, e fino a 4.600 fogli colore all’ora, nella modalità di produzione ottimizzata.
Sempre allo stand HP, erano presenti anche i plotter large format della famiglia Designjet L28500 e L26500, che sfruttano la tecnologia degli inchiostri latex.
Grandi assenti nel settore della stampa digitale aziende leader come Xerox e Kodak.
Complessivamente una fiera in tono minore, figlia di una crisi che costringe le aziende a disertare questi appuntamenti, concentrando l’attività di vendita attraverso canali diversi e meno onerosi, ma probabilmente anche conseguenza della vicinanza di un altro avvenimento come Drupa, la più importante fiera del settore arti grafiche al mondo, celebrato soltanto un anno fa.
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