Chi crea biglietti da visita sa che un colore non vale l’altro?
Quando devi creare i tuoi biglietti da visita, e scegli i colori dei contenuti (testi, loghi, immagini e sfondo), pensa al risultato che vuoi ottenere. E ricorda che la sensazione che ti suscita un colore, potrebbe non corrispondere a quella che lo stesso colore trasmette agli altri. Non perdere l’occasione di fare la classica buona prima impressione: scegli con cura i colori della tua comunicazione!
Nelle pagine di approfondimento nel nostro sito, alla pagina “Come preparare i file per la stampa online”, informiamo i nostri utenti che, prima di inviare i file dei propri biglietti da visita, il metodo di colore da scegliere per ottenere un risultato ottimale è il CMYK (rispetto al RGB dei monitor dei pc).
Ciò su cui vogliamo soffermarci oggi, al di là degli aspetti più tecnici, è l’argomento colore da un altro punto di vista. Sapevate, infatti, che il messaggio veicolato attraverso la carta stampata, non passa soltanto dalle immagini, dai simboli grafici e dai caratteri tipografici, ma anche (e forse) soprattutto attraverso i colori?
Il colore costituisce un elemento altamente caratteristico del prodotto finito (in questo caso, quando mandi in stampa il tuo biglietto da visita). Inoltre è quello che, per primo, cattura l’attenzione del fruitore, il quale opera proprio grazie al colore una prima ricostruzione dell’immagine all’interno di un contesto più ampio e vario:
Proprio a causa di ciò si forma nel consumatore, a livello inconscio, un primo giudizio del prodotto che lo porterà ad accogliere le prime caratteristiche del bene con una disposizione d’animo più o meno favorevole. (G. Brunazzi).
L’uso del colore, tuttavia, non ubbidisce a regole e scelte arbitrarie del progettista, bensì ad una norma, una sorta di codice espressamente riferibile a valori psico-percettivi.
Per dirla con parole molto semplici, pensa quante volte scegli di acquistare o usare un prodotto, non tanto in funzione alle sue caratteristiche tecniche, quanto più perché è il suo colore a suscitarti emozioni, spesso a livello inconscio, in un determinato contesto.
Anche senza essere esperti di cromoterapia e di come i colori possono risvegliare o attenuare specifici stati d’animo, basta anche solo pensare alla scelta degli abbinamenti cromatici degli abiti e dei relativi accessori, quando ci vestiamo la mattina; o, ancora, di quali emozioni ci ha suscitato optare per quel colore quando abbiamo deciso di ritinteggiare la cucina l’ultima volta (fosse anche un purissimo bianco).
Vediamo allora quali sono le principali caratteristiche e proprietà di alcuni colori, i più ricorrenti, anche se la nostra analisi non è sicuramente esaustiva e completa al 100%: sui colori e sulle emozioni che evocano, sono stati riempiti interi libri, manuali e guide, e ancora l’argomento non può definirsi esaurito, perché l’ultima parola sarà sempre dettata dalla percezione soggettiva di ognuno di noi.
Simboleggia la lealtà, l’integrità, la fedeltà, l’ideale, il sogno. Spesso è associato ad altri colori contribuendo ad accentuare un senso di eleganza e raffinatezza. Accresce il dinamismo dei colori caldi e per questo è spesso scelto come sfondo da contrapporre a dettagli importanti. Associato al bianco rafforza l’idea di purezza e di pulizia (per caso stai pensando ad alcuni detersivi in commercio?).
Utilizzato per trasmettere un’idea di dolcezza e delicatezza, gli si attribuisce il significato simbolico di amore. E’ espressione di femminilità. E’ spesso abbinato a prodotti cosmetici, profumi, ecc.
Colore caldo e coinvolgente, catalizzatore per eccellenza dell’attenzione percettiva, domina in qualunque accostamento evocando forza, passione, voluttà. Esprime dinamismo e aggressività, violenza, potere, orgoglio (tendente al porpora), desiderio (tendente al cremisi). Nelle tonalità più scure è spesso sinonimo di eleganza. E’ adottato universalmente in tutte le categorie merceologiche.
Esprime modernità, luce, pienezza, solarità. E’ un colore caldo che allieta e rallegra. Le corrispondenze simboliche sono la ricchezza, la prosperità, la gioia, la purezza (giallo oro); ma anche la prudenza, l’inganno (giallo ocra), la perfidia (giallo limone). E’ assai usato per confezionare generi alimentari, spesso in abbinamento con altri colori, caldi o freddi, in contrasto armonico.
Colore secondario o derivato che muta espressione e induce ad atteggiamenti differenti a seconda che tenda al giallo oppure al blu. Nel primo caso può essere percepito come ostile, mentre nel secondo può risultare rasserenante e, nelle tonalità scure, favorire sensazioni di pienezza ed euforia. Esprime naturalità, fertilità, pace, serenità (è notoriamente il colore simbolico della speranza). Primeggia rispetto al blu; perde risalto rispetto all’arancio, al rosso e al giallo; è disturbato dal rosso.
Colore derivato o secondario, ha un carattere decisamente difficile dal punto di vista della comunicazione pubblicitaria, in quanto esprime malinconia e serietà e, a volte, maestosità. E’ quasi sempre associato al colore del prodotto, oggetto dell’attività o della comunicazione specifica (fiori, frutti, …).
Colore derivato, terziario (costituito dalla mescolanza di arancio, grigio, nero) il cui effetto e il carattere espressivo dipendono dalle proporzioni dei colori componenti. Esprime un sentimento di materialità, severità, costrizione, gravità, maturità, tempra. Il suo compito principale è quello di accompagnare colori particolarmente attivi fungendo, così, da contrappunto o sfondo, soprattutto colori caldi (rossi, gialli, aranci).
Utilizzato per azioni compensatrici e di fusione, il suo effetto dipende in larga misura dalla qualità tonale (calda o fredda). Trae, inoltre, colorazione subendo con evidenza l’induzione del colore accanto a cui giace. Simboleggia tristezza, gravità, austerità (è tipico pensare al completo gessato grigio da capoufficio).
Utilizzato in combinazione con colori puri o dalle tonalità intermedie, fa in modo che persino colori di debole intensità cromatica risultino splendenti, acquistando saturazione. Esprime austerità e solennità.
Contrariamente a quanto avviene con il nero, i colori a esso abbinati perdono intensità. Subisce, in minore misura rispetto al grigio, il fenomeno dell’induzione antagonistica, che avviene in seguito all’influenza che un colore dal forte temperamento esercita su un altro colore disposto ad accettarne la dominanza. Il Bianco è associato all’idea di purezza, di perfezione, di pulizia, di freddo. Simboleggia l’innocenza, la castità, la timidezza, la calma, la pace.
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