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Continuiamo il nostro viaggio nel territorio di confine tra stampa digitale, stampa tradizionale e nuova editoria analizzando alcuni segnali in controtendenza riguardo ai libri cartacei.
Il libro: dall’analogico al digitale, e ritorno?
Se la copertina ha dalla sua l’essere accattivante dal punto di vista visuale, il libro stampato ha tutta una serie di caratteristiche, ovviamente “analogiche”, che lo rendono (ancora, è ormai forse il caso di dire) unico e insostituibile.
Quali sono alcune di queste caratteristiche?
Cominciamo da quelle oggettive: se è vero che l’ebook ha dalla sua la capacità di contenere in poco spazio anche migliaia di volumi (e virtualmente infiniti volumi, se l’ebook è direttamente collegabile a internet), è pur vero che quel “poco spazio” è assolutamente rigido. Poco ma sicuro: a un ebook non si fanno le “orecchie” e non lo si arrotola! E, tantomeno, si “spegne” 😉
Inoltre: la stampa è un settore tecnologicamente vivissimo. Avvalendosi del digitale, certamente, ha reso i suoi processi più lineari e meno costosi e grandi aziende stanno sviluppando sistemi sempre più integrati ed economici. È il caso per esempio, della Kodak che, abbandonato il mercato “consumer” e della fotografia digitale in particolare si sta concentrando su tecnologie di stampa sul lato business (potete approfondire leggendo qui sulla Stream Inkjet Technology appunto di Kodak).
Lo sharing è digitale ma la lettura è analogica?
Un altro aspetto importante nel rapporto tra mondo digitale e stampa analogica è che, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno della autopubblicazione, i social network e il self branding aiutano sì a farsi conoscere come autore (e talvolta sono il trampolino di lancio verso una casa editrice), ma il libro autoprodotto è stampato, eccome! E magari arricchito da autografo con dedica e segnalibro personalizzato.
Il futuro ibrido della stampa e dei libri stampati
Il libro stampato, quindi, è tutt’altro che morto. L’impatto emotivo di una stampa fotografica non è ancora stato raggiunto dal suo corrispettivo digitale e la “pagina” mantiene non solo il suo fascino, ma alcune caratteristiche assolutamente fisiche che la faranno arrivare almeno fino alla prossima “rivoluzione”.
Immagine: flickr.
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