Self publishing: i vantaggi del libro autoprodotto

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Gli italiani sono un popolo di santi, navigatori e scrittori di libri. Sono molti che ambiscono a pubblicare un libro e pochi, i più bravi e fortunati, hanno un contratto con una casa editrice che si occupa di tutto: impaginazione, stampa e distribuzione. Chi pubblica per un editore non deve preoccuparsi di nulla ma, ovviamente, la percentuale sulle vendite a destinata all’autore varia tra il 5 e l’8% sul prezzo di copertina. Alcuni editori, per gli esordienti, offrono la compartecipazione ai costi della pubblicazione con il rischio di non veder vendute le copie e avere una perdita economica.
Negli ultimi dieci anni la tecnologia della stampa digitale permette di pubblicare autonomamente il libro a costi abbordabili per quasi da tutte le tasche. Il processo di pubblicazione è completamente a carico dell’autore che si assume i rischi delle mancate vendite. Questo significa anche che l’autore dovrà trovare chi corregge il testo e chi lo impagina, chi riesce a fare bene tutto da solo riesce a contenere moltissimo i costi e può passare alla fase successiva: la promozione.
Il self publishing è un fenomeno in continua ascesa, in Italia sono decine di migliaia gli autori che pubblicano in autonomia libri, una volta pubblicato si scontreranno con la dura realtà del non aver accesso alla distribuzione. Alcuni apriranno un blog, profili sui principali social network e altri cercheranno di venderli ad amici e colleghi attraverso il passa parola.
 Per chi volesse distribuirlo alcuni siti offrono, a pagamento, la possibilità di registrare il libro nel catalogo delle opere pubblicate in Italia e metterlo in vendita su portali e renderlo ordinabile in libreria. Per fare ciò gli si dovrà assegnare un codice ISBN e applicare i necessari bollini SIAE.
 Sono molti che utilizzano il prodotto non tanto per la vendita quanto per la propria promozione. Un giovane laureato può inserirlo nel curriculum e lasciarlo durante i colloqui di assunzione per fare colpo e mostrare il proprio grado di competenza.

Il libro non è solo un atto di vanità personale, ma un modo per esprimersi e mettersi in gioco. Lo sforzo che hanno fatto nello scriverlo li ripagherà anche se a leggerlo saranno in pochi. Perché in questa nazione sono più gli scrittori che i lettori.

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