Stampa manifesti: dalla Pop Art al minimalismo

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1986
Stampa Manifesti: graffito con tecnica Andy Warhol

La stampa manifesti è l’ultimo passo verso la realizzazione di un’opera che è allo stesso tempo artistica, comunicativa e commerciale. Infatti, prima di realizzare la stampa manifesti si dovrà stabilire il proprio target, comprenderne i gusti ed i bisogni, e produrre un advertising grafico che possa catturarne l’attenzione. Nella storia gli esempi di locandine pubblicitarie sono innumerevoli, divenute opere da custodire gelosamente come patrimonio storico ed artistico: fogli che rappresentano un mondo lontano, ma non troppo, rispetto alla società contemporanea.

Stampa manifesti: questione di stile

Quando le idee mancano si può certamente dare uno sguardo al passato, per lasciare che l’immaginazione si nutra del bello dell’arte e riesca a creare qualcosa di nuovo e straordinario.

Ai primi del ‘900, i manifesti proponevano messaggi compassati, la cui eleganza si rispecchiava nelle linee sinuose e quasi organiche dell’Art Nouveau: ogni cosa prendeva forma e una tazzina di caffè poteva anche trasformarsi in un cigno addormentato. Dalla ricercatezza, si è presto passati alla praticità del dopoguerra e tutto, comprese le immagini sui manifesti, sono divenute molto più realistiche, ma ottimiste e propositive. La guerra era passata ed ora si poteva nuovamente sorridere alla vita.

La vera svolta si ha a partire dalla Pop Art e dai colori di Andy Warhol: abbaglianti, contrastanti ma estremamente coinvolgenti. I colori e la tecnica di Warhol sono stati spesso utilizzati nella stampa manifesti per far soffermare i passanti, catturati da un’immagine che non poteva passare inosservata.

I manifesti che hanno fatto storia

Dal punto di vista tecnico possiamo definire la stampa dei manifesti come l’impressione su carta di testo e immagini a scopo di affissione. La data di nascita di questo strumento di comunicazione è incerta. Quello che invece è sicuro, e basta guardare lungo le strade per rendersene conto, è che la stampa di manifesti non ha mai smesso, neppure in epoca digitale, di possedere un forte impatto comunicativo. La stampa di manifesti viene infatti richiesta ancora oggi in diversi settori: distinguiamo manifesti elettorali, manifesti per locandine di film al cinema, manifesti commerciali e pubblicitari, poster per eventi o manifestazioni etc.

La tecnica di stampa dei manifesti pubblicitari a colori nasce in Francia, capitale dell’intrattenimento. Spartiacque temporale per la storia della stampa dei manifesti è il 1798, anno in cui Alois Senefelder inventò la litografia. Il boom dei manifesti si ha nel 19° secolo e non è un caso: crescevano i prodotti da vendere e i cd bisogni creati dal marketing (turismo, intrattenimenti etc). A quelli prettamente pubblicitari si affiancano anche i manifesti elettorali e quelli del cinema. La forza promozionale di un manifesto è intuitiva: il manifesto sta alla pubblicità come il grassetto ai testi scritti. Mettere un’immagine in stampa su un manifesto significa “urlarla”.

Da questo punto di vista non stupisce che ci siano locandine che hanno fatto la storia diventando famose quanto la pellicola che promuovono (vedi ad esempio Via con vento o E.T.). Per essere efficace però la stampa manifesti deve essere professionale e priva di errori. La cosa può sembrare scontata ma non lo è affatto a giudicare dalla quantità di poster con errori grossolani che tappezzano i muri delle città. Al momento dell’affissione poi è fondamentale ricordare che i manifesti devono catturare l’attenzione ma non deturpare la visuale. Per questo motivo è bene rispettare le regole di affissione su spazi pubblici.

Manifesti urban style: tutto parte da una tastiera

Per dar vita a dei perfetti manifesti in stile urbano ci si può rivolgere ad un web designer o un creativo, che certamente sapranno progettare la migliore ambientazione in cui inserire il prodotto o la promozione da sponsorizzare: non serviranno ambientazioni fantascientifiche, anzi, in questi casi a vincere è l’essenzialità. Infatti, le linee pulite e minimal che spesso si ritrovano nell’organizzazione dell’ambiente domestico, dovrebbero portare i pubblicitari a comprendere come ormai i consumatori non amino tanto le scenette quanto piuttosto i messaggi che vanno al nocciolo della questione senza troppi giri di parole. Il consumatore vuole essere informato, ma non ama perdere tempo.

All’urban style e alle caratteristiche essenziali del messaggio, il creativo deve aggiungere una grafica originale, che non necessariamente è sinonimo di progettazioni molto strutturate, quanto piuttosto insolite e stravaganti.

La parola oggi è tutto

Se lungo tutto il ‘900 i consumatori potevano essere interessati alle immagini accattivanti e a messaggi pubblicitari costruiti sulla forma, oggi, la tendenza predominante punta al minimal, anche nell’advertising. Il graphic design, le forme geometriche e stilizzate devono fare da sfondo ad un messaggio chiaro, immediato e pulito: al bando i fronzoli e la ricerca disperata di catturare l’attenzione con iperboli. Quello che serve prima di dare alla stampa manifesti è un font chiaro ma allo stesso tempo ricercato che incuriosisca alla lettura, su uno sfondo a linee essenziali.

Sarà molto importante il formato del manifesto ed in questo senso le gigantografie funzionano sempre: chiunque passando vorrà scoprire il messaggio che si cela sul cartellone, e questo vorrà dire che l’obiettivo è stato raggiunto, ancora una volta.

Stampa di manifesti: meglio essere semplici o fantasiosi?

Per chi predispone il file prima della stampa, l’obiettivo principale è riuscire a dosare semplicità e originalità. Molti clienti alle prime armi infatti, pensando alla stampa di manifesti online, o di altri prodotti pubblicitari in grande formato, si concentrano sulla volontà di stupire i passanti a tutti i costi. Questo non è sbagliato tout court: non si può negare che manifesti e cartelloni pubblicitari siano di grande impatto visivo ed è anche vero che i passanti hanno pochi secondi per coglierne il messaggio, anche a distanza. Fatte queste dovute premesse quindi potrebbe apparire giusto orientarsi sulla stampa di manifesti pubblicitari super originali. Attenzione però perché questo non deve andare a discapito dell’obiettivo primario: la semplicità. Proprio perché il tempo a disposizione di chi guarda per visualizzare il contenuto del messaggio pubblicitario è limitato, occorre puntare su una pubblicità diretta e di effetto immediato, che crei un’associazione istantanea con il logo dell’azienda, l’attività o il bene e servizio pubblicizzato. Ecco allora che ben si comprende perché la stampa di manifesti debba essere prima di tutto semplice e chiaro. Per quanto riguarda il testo quindi si consiglia di scegliere un font lineare con una impaginazione pulita. Da evitare layout troppo carichi: la comunicazione visiva della pubblicità in grande formato deve sfruttare il cd Negative Space, ovvero lo spazio vuoto che circonda l’ elemento che vogliamo far risaltare nella pubblicità. Anche l’uso dei colori deve essere strategico: una regola non scritta impone di limitarsi ad un massimo di 5 per ogni layout ma anche stare entro i quattro può essere una scelta intelligente.

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